armonia celeste
1986 ARMONIA CELESTE
E1 la volta di Roberto Joppolo ad ideare e progettare per l'appaltatore Cav. Scorate Sensi, la macchina che darà vita a nuove sperimentazioni tecnologiche. La base rappresenta alcuni scorci della nostra città: Fontana Grande, la Loggia dei Papi, S. Pellegrino, ed un leone simbolo di Viterbo. Da qui si innalza verso il cielo un vortice di fuoco alla cui sommità è posta l'immagine di S. Rosa. Le tipiche fiaccole a fiamma viva vengono poste sulla base mentre un fascio di luce ravviva la parte superiore fin verso la statua della Santa; il progetto prevede una altezza di quasi 34 metri per un peso complessivo di circa 40 quintali. Una ulteriore novità è l'installazione di un generatore di corrente che andrà a sostituire definitivamente le batterie, riducendo cosi di circa 15 quintali il peso della macchina. La sera del 3 settembre anche Armonia Celeste viene sollevata per la prima volta. Tutto sembra filare per il meglio, ma giunti sul sagrato della Chiesa di S. Rosa accade l'imprevedibile e per poco non si sfiora la tragedia. Infatti, prima di effettuare l'ultima curva e prima di essere posata sui cavalietti, la macchina si inclina sulla destra e subito dopo sulla sinistra, mentre nel contempo si verficano alcune scene di panico tra il pubblico. In diversi accorrono sotto la macchina per dare il proprio contributo per risolvere la situazione.
Ma il sangue freddo del Capo Facchino, Nello Celestini, consente di risolvere la situazione, chiedendo ai suoi uomini un ulteriore sforzo in nome di Santa Rosa ed è cosi che Armonia Celeste viene finalmente posata davanti alila Chiesa di S. Rosa. L'anno successivo vengono apportate alcune modifiche nella parte strutturale della Macchina, consentendo così un trasporto più agevole e lineare, fino a giungere al 3 settembre del 1990, quando anche Armonia Celeste raggiungerà per l'ultima volta il sagrato della Chiesa di S. Rosa.