spirale di fede
1979 SPIRALE DI FEDE
A distanza di poco più di un secolo, una donna, Maria Antonietta Pallazzetti, segue le orme di un'altra donna, Rosa Rapini, nella realizzazione della Macchina di S. Rosa. La peculiarità di questo modello consiste nel far girare sull'asse centrale, una spirale di mura merlate lunghe circa 65 metri per un'altezza di 30 metri per un peso di 52 quintali con alla base dei pannelli dove sono raffigurati alcuni episodi della vita di S. Rosa al di sopra della quale sono posti 4 leoni che sembrano sorreggere la macchina. Nella parte sopra i leoni si trova un torrione merlato e quadrato che sembra richiamare le torri di Viterbo, con stemmi in bassorilievo e dal quale parte la spirale che termina nella sua sommità con la statua di
S. Rosa. Il tutto abbellito con 80 fiaccole di tipo romano, 800 lumini a luce viva e 80 fari disposti alla base della struttura. Nel 1983 per la coincidenza di due particolari eventi, 750° anniversario della nascita di S. Rosa e Anno Santo, il Consiglio Comunale, decide di effettuare un trasporto straordinario che viene fissato per il 9 luglio. In questa occasione la macchina viene smontata e subito rimontata per il suo successivo trasporto del 3 settembre. Spirale di fede ripeterà l'anno successivo un trasporto straordinario in occasione della visita pastorale che il Papa Giovanni Paolo II compirà nella nostra città il 27 Maggio e come avvenuto per altri Pontefici, Viterbo decide di rendergli omaggio con questo evento, tanto è vero che il Papa alla vista della Macchina da una delle finestre del palazzo comunale esclamò: valeva la pena per un Papa venire a Viterbo. La Macchina giunta a piazza del Comune effettua tre giri su se stessa in onore del Papa, il quale per rendere omaggio ai facchini, decide improvvisamente di scendere tra loro per stringerli in un fraterno abbraccio. Il 3 settembre 1985 spirale di fede per l'ultima volta viene posata davanti al Santuario dì S. Rosa.